04/05/2021
Banca Campania Centro, approvato il bilancio 2020 e confermato Catarozzo alla presidenza

Approvato il Bilancio 2020 e confermate le scelte del Consiglio di Amministrazione in merito alle cariche di presidente e del consigliere da cooptare all’interno del CdA. Decisioni prese all’indomani della scomparsa, lo scorso giugno, di Silvio Petrone, da 25 anni presidente di Banca Campania Centro, e che avevano portato alla presidenza il commercialista Camillo Catarozzo e in consiglio di amministrazione, il dott. Amabile Guzzo. Sono queste le principali decisioni prese dall’Assemblea dei Soci di Banca Campania Centro, la più grande Banca di Credito Cooperativo campano con i suoi oltre 8000 soci e 26 sportelli tra le province di Salerno e Avellino, riunitasi ieri mattina, nella sua sede centrale di Battipaglia. Per il secondo anno consecutivo, a causa delle norme anticovid, l’assise si è svolta senza la presenza dei soci, con la modalità del “rappresentante designato”, a cui oltre 1000 soci hanno fatto avere, nei giorni precedenti, la delega con l’intenzione di voto sui vari argomenti all’ordine del giorno.

Unanimità piena sia per il Bilancio 2020 che per le nomine in CdA. Segno evidente di una piena sintonia tra compagine sociale e governance della banca. Unanimità confermata proprio dal numero di deleghe giunte al notaio Carlo Carbone, il rappresentante designato a presiedere l’assemblea.

“E’ stato un anno estremamente complesso per tutto il paese – ha dichiarato al termine dell’assemblea il presidente Catarozzo – a cui la nostra Banca ha saputo rispondere con prontezza e con iniziative mirate, sia di supporto all’economia locale e sia nell’ambito dell’aiuto sociale. Abbiamo continuato a essere punto di riferimento per le nostre comunità, ma al tempo stesso non abbiamo messo da parte i nostri progetti per lo sviluppo del territorio”.

Banca Campania Centro, che fa parte del Gruppo Bancario Iccrea, in questi mesi si è resa protagonista di una serie di iniziative tese a creare uno sviluppo sostenibile unito alla coesione sociale in uno spirito di rete. Da qui le collaborazioni con l’Università, Confindustria, Fondazione Cassa Rurale, Fondazione Saccone, Symbola e tante altre realtà, per fare in modo che le sinergie producessero economia.

“La cooperazione di credito – ha confermato Catarozzo che tra l’altro proprio in questi giorni è stato chiamato nel consiglio di amministrazione del Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo – ha la grande forza di poter contare sul protagonismo dei propri Soci. Tante persone unite dagli stessi valori e dallo stesso obiettivo. Anche per questo – ha proseguito il presidente – siamo arrivati a questa assemblea, che anche quest’anno non poteva essere vissuta in presenza, al termine di un percorso di informazione e confronto fatto attraverso i media, i social, le piattaforme internet e l’importante opera della Consulta dei Soci che si è attivata per confrontarsi con le varie aree del nostro territorio”.

Per quanto riguarda i numeri di Bilancio, l’esercizio 2020 si è chiuso con un utile di 1,3 milioni di euro, facendo registrare nei suoi parametri più importanti dati positivi come il Patrimonio salito a oltre 120 milioni di euro e un indice di solidità, il famoso CET1, al 23,86%, quasi il doppio della media nazionale del sistema bancario italiano. “Al di là dei semplici numeri, comunque estremamente positivi – ha commentato il direttore generale Fausto Salvati – va rilevato il ruolo di sostegno e di partnership a imprese e famiglie che la banca ha continuato a dare in questi difficili mesi, grazie all’impegno di tutta la struttura”.